Chi l'avrebbe mai detto?
Ho superato il primo decennio del terzo millennio.
Insomma a volte ho dato per scontata la mia presenza sulla terra e invece non e' affatto cosi. I miei auspici per questo nuovo anno sono quelli di ricordare a me stesso che nulla e' scontato e che tutto e' un dono, un dono meraviglioso, anche in quelle giornate in cui la malinconia, l'ansia, il passato pesante e il futuro totalmente incerto premono sul mio petto, sulle pareti del mio cranio e mi fanno pensare a tutt'altro; invece voglio dire grazie alla vita, grazie nella sofferenza, grazie nel distacco, grazie nella paura, grazie per il passato e grazie per il futuro incerto che mi permette di credere che e' ancora tutto possibile, grazie per il vuoto, grazie nel dolore fisico, grazie nella rabbia, grazie nell'incertezza, grazie perche' e' sufficiente un bosco, un tramonto in riva ad un lago di montagna, una passeggiata sull'Hudson River, una sciata sul ghiacciao, una salita dura in bicicletta, lo sguardo di Barbara appena sveglia, una telefonata di mamma e papa, un cavallo che corre, dei bambini che corrono dietro un pallone, per poter dire e' bello essere qui e poter vedere con i miei occhi la vita che accade. Si e' proprio bello essere qui mentre la vita accade.
Buon 2011 a tutti