martedì 9 ottobre 2012



Le parole che seguono non hanno alcun valore religioso per me ma sono la colonna portante su cui sto costruendo fattivamente la mia vita. Sono felice di condividerle, anche se in apparenza con un pubblico vastissimo e che potrebbe non essere in alcuna maniera interessato a leggerle.
Il mio obiettivo non e' quello di arrivare a tutti ma di arrivare a coloro che come me hanno realizzato che la vita e' un semplice percorso, innescare perciò quella domanda sacra che tutto muove, per comprendere che il passaggio terreno e' l'opportunita' per costruire un vita appassionata e piena di gioia per condurci al Grande Passaggio realizzato nella vacuità e nell'armonia.
Se il passaggio ad ognuno di noi sembra molto lontano, cosi' auguro, vorrei anche spiegare che per me personalmente queste parole che seguono hanno invece un profondo valore e profonde radici nel quotidiano, mi spiego meglio: l'assunzione di un atteggiamento benevolo e compassionevole puo' essere realizzato in ogni istante della nostra giornata, in particolare davanti a situazioni che ci creano tensione, perche' il passaggio di cui io sono certo si stia parlando e' anche quello di essere capaci di cambiare idea, di essere capaci di superare una risposta meccanica che diamo sempre davanti alle medesime sollecitazioni, di superare la delusione di una sconfitta, di comprendere le ragioni di una perdita, insomma non pensate che la mente pura si possa manifestare alla fine della nostra vita, anzi per manifestarsi alla fine dobbiamo sforzarci di manifestarla ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni istante. Posso testimoniare che quando cio' accade, purtroppo ancora non troppo spesso, la vita si svela e si mostra come qualche cosa di meraviglioso, inspiegabile, lo definisco nudo, come se fosse una radiografia o una ecografia, tutto svelato, la verita' è nuda, e nella nudità si svela la nostra essenza, il senso di tutto.

“Figlio di nobile famiglia, ora, la cosiddetta morte è giunta ; perciò ora assumerai l’atteggiamento dello stato di mente illuminato,  di benevolenza e compassione, e realizzerai l’illuminazione perfetta per il bene di tutti gli esseri. Senza abbandonare questo atteggiamento ricorda e pratica tutti gli insegnamenti ricevuti in passato. Figlio di nobile famiglia, ascolta. La pura luminosità della dhàrmata splende ora di fronte a te, riconoscila. In questo momento il tuo stato mentale è pura, naturale vacuità, non possiede natura propria, né sostanza, né qualità. La tua mente è luminosa e vacua, nella forma di una grande massa di luce, è il buddha della luce immortale. Riconoscilo.

Vai avanti pronunciando queste parole con chiarezza, distintamente, comprendendo il loro significato, non dimenticarle perché il punto essenziale è riconoscere con certezza tutto ciò che appare per quanto terrificante, come tua proiezione… Non avere paura, non smarrirti. Questa è la radiosità naturale della tua dhàrmata, riconoscila.
Figlio di nobile famiglia, Se non avrai compreso questo punto essenziale non riconoscerai i suoni, la luce e i raggi e continuerai a vagare in samsara.
Svegliandoti dal tuo torpore ti chiederai che cosa ti sia accaduto: riconosci tutto ciò come stato di bardo.” 


(Bardo Thodol)

mercoledì 3 ottobre 2012

Riflettendo!

Riflettendo in questi ultimi mesi mi sono reso conto che quello che sta emergendo ogni giorno e' molto piu' preoccupante di un semplice atto criminale che comunque in un modo o nell'altro puo' essere punito, penalmente o civilmente.
Quello che leggo ogni giorno lo ritengo grave perche' e' una deriva inesorabile, un tramonto al quale assisitiamo e non e' legata alle truffe o ad un atto criminale, e' inerente all'educazione, al valore della convivenza, del rispetto altrui, del rispetto in ogni forma. Purtroppo questo non puo' essere punito penalmente perche' in fondo non ci sono gli estremi per una punizione, ed e' per questo che mi sconvolge, leggere o sentire ogni giorno notizie di persone che sono convinte delle loro azioni e non vedono neppure piu' oltre loro stesse, il significato di cio' che stanno facendo senza calcolare in nessun modo le conseguenze delle loro azioni. Il disastro e' che queste persone hanno educato altre persone, e altre persone e altre ancora, creando un malcostume che arriva fino ad ognuno di noi, avallando percio' ogni nostra esigenza, e' l'apoteosi " del fine giustifica i mezzi " percio' prendo come esempio Fiorito (non solo lui, ma lui e' buon esempio di quello che voglio dire), per lui e' tutto normale il suo comportamento, ma ci sono cento, mille, diecimila, centomila, un milione, cento milioni di Fiorito che operano nel mondo manifestando valori del tutto diassociati dalla realta', dalla lealta', dal rispetto, dalla convivenza, dalla coesistenza, dal merito.
Questo mi fa molto male al cuore e al pensiero, fa male direttamente a me ma anche a quel che immagino essere il nostro mondo, la nostra societa' tra venti-trent' anni, questa deriva non puo' essere raddrizzata con un processo, questa deriva non e' aggiustabile con una semplice azione, quello che oggi e' del tutto smarrito e' il senso civico, e' il senso del tempo, e' il senso di vivere tutti sotto la stessa legge, quella del merito e soprattutto quella che ci ricorda che siamo polvere e polvere ritorneremo. Se non relativizziamo la nostra esistenza e non la consideriamo parte di una umanita' in movimento temo che quello a cui stiamo assistendo oggi e' solo l'antipasto di quello che verra'!
A me viene da urlare... fermiamoci!!!