mercoledì 25 luglio 2012

Davide con la testa di Golia!




Siamo alle solite: da una parte il governo tecnico di Monti che risponde all'Europa che non conclude nulla perche' un tecnico e' come un idralulico lavora sul suo non gli puoi chiedere di progettare una casa; dall'altra la politica mediocre italiana fatta da Berlusconi, D'Alema, Casini, Bersani, Di Pietro e tutti i loro seguiti di inconcludenti parassiti, professionisti del nulla che non si rassegnano a levarsi dai coglioni; dall'altra ancora lo stato italiano capeggiato dal vecchio comunista che il massimo delle riforme che riesce a prevedere e' quella di chiedere con toni seri di tirare la cinghia agli italiani, lasciando che lo stato sperperatore e incassatore amministri in maniera folle tutto il denaro pubblico, facendo aumentare le tasse la pressione e diventando sempre piu' simile ad una dittatura dell'economia piuttosto che una democrazia diretta; dall'altra ancora la criminalità organizzata, le mafie, che in questi momenti incassano sempre piu' denaro e si infiltrano sempre meglio nelle reti bucate della politica, mangiate dai pesci della politica, che per trattenere i privilegi e le sedie sotto il sedere li lasciano entrare, dandogli il benvenuto visto che sono pieni zeppi di soldi illeciti, gli unici a circolare oggi in Italia. Infine al centro ci siamo noi, i cittadini, sudditi di questo circo sempre piu' malato, in cui gli animali siamo proprio noi, maltrattati e sfiancati che però da un momento all'altro potrebbero aggredire a morte i domatori.

Oggi l'aggressione e' del tutto superflua, il problema pero' e' che se non ci muoviamo uniti non potremo riguadagnare il nostro futuro, ed ora, io personalmente, con tutti i rischi che ne conseguono chiedo al Movimento di Beppe Grillo di farsi portavoce vero, diretto, concreto, di un reale cambiamento, la fortuna che ci sia un movimento come quello a cinque stelle ci permette di sperare, di rompere le catene e di veder crollare finalmente uno stato feudatario, mettendo in fuga gli impresari fallimentari ad ogni livello e ricominciare a determinare come cittadini il nostro presente e il nostro futuro, smascherando i furbi e sostenendo i piu' deboli. Ci vuole un giocatore che non sia del gioco, che non abbia da mangiare in quel gioco, che abbia interessi avulsi e che come ognuno di noi sia mosso dal dolore di vedere che la ruberia, la furbizia di pochi abbia distrutto la ricchezza di molti, altrimenti siamo ancora nello stesso problema, mangiare tutti dallo stesso piatto ci fa diventare belve feroci ed affamate.

Non ho mai pensato alla politica, all'economia, alla pubblica amministrazione, non sono mai stato ad una riunione di partiti o movimenti, tanto meno quello di Beppe Grillo, ma sono cosi' stremato dalla presa in giro e dal nulla che mi viene continuamente proposto che sono disposto a dedicare parte del mio tempo alla costruzione di un progetto politico e di vita che possa permetterci oggi di vivere in maniera durevole e alle generazioni future di poter proseguire la strada del miglioramento, vivendo una vita degna, che onori ogni essere umano, libera dalla dittatura del denaro e da valori di pura competizione, inclusiva per tutti ed equilibrata.

Il benessere e' una cosa interiore e ha bisogno di poco, tutto quello che sta fuori di noi e' un luccichio, e' un'ombra cinese, dove tutto sembra molto piu' grande, spaventoso ed attraente. In verita' dobbiamo solo entrare in noi ed iniziare a chiederci quali sono i valori su cui vogliamo costruire la nostra casa, la nostra vita, i valori poi determineranno il nostro destino, che non e' altro che la destinazione alla quale puntiamo, determinando così insieme, il destino della nostra nazione.


Davide con la testa di Golia.
Caravaggio 1609-1610

lunedì 23 luglio 2012

Ma quale fine del mondo?



Ho lasciato completamente l'informazione per una settimana sono rimasto distante dalle notizie che si susseguono sui giornali, nelle televisioni, sui siti internet. Ho scelto anni fa di non restare intrappolato nella morsa dei media perciò quando mi avvicino lo faccio sempre con un certo distacco; stamattina ho riacceso la radio e mi sono reso conto, con chiarezza di quale fine del mondo i cari Maya avevano preannunciato.

Il mondo occidentale con la sua falsa democrazia, con la dittatura delle multinazionali, dello sviluppo e della crescita, come un cancro sta mangiando ogni cosa. Se in principio sembra portare progresso e prosperita', alla fine invece lascia macerie e disparita' sociali, come una malattia mangia ogni cosa che incontra, in particolare la mente umana, lasciandola sempre più vuota ed incapace di affermarsi, di creare se non attraverso il solo tornaconto. La Grecia, la Spagna, l'Italia, il Portogallo, l'Irlanda paesi straordinari, culla della civilta' sono oggi messi alla berlina da speculazioni, da interessi, da spread, da incapacità politiche ma anche imprenditoriali. L'economia in senso originale e' la capacità di amministrare le faccende della casa, oggi la nostra casa e' invasa da un cancro che si chiama mercato globale, al quale non tutti sono in grado di rispondere, semplicemente perche' la scuola non forma piu' a livelli sufficienti per competere nel mondo, non prepara ne' la mentalita' ne' le competenze. Chi ha inventato il mercato globale lo ha realizzato senza tenere conto che prima o poi avrebbe incontrato delle resistenze, si pensava di esportare facilmente la democrazia, i modelli di progresso ed invece oggi ci troviamo di fronte ad un muro, quello della gente che si e' stancata dei divertenti giochini di pochi a discapito di molti.

La fine di un sistema, la fine di un'epoca e' quello preannunciato dai Maya, e tutto si sarebbe mostrato come scritto nell'Apocalisse, con alluvioni, siccità, terremoti, maremoti, anche in questo caso dovuti in parte alla negligenza degli esseri umani e dei governi in nome della crescita e dello sviluppo non durevole. Siamo arrivati alla fine di un'era, e agli albori di un'altra che non puo' essere fondata sui non-valori manifestati nei passati quarantanni, valori che non comprendono l'idea di durevolezza, di sostenibilità.

Mi fermo qui per oggi, ma meditate profondamente, in questo scenario la miglior azione che possiamo fare e ' quella di ignorare il sistema, vivendo la nostra vita ogni giorno con la gioia e l'entusiasmo nel cuore, con il sorriso sulle labbra, ricercando per noi e per i nostri cari la miglior forma di vita, gli ambienti migliori in cui manifestare le nostre azioni, i nutrimenti piu' semplici e non raffinati, creare un orientamento al proprio benessere interiore che premia il presente, una focalizzazione verso l'armonia, verso la bellezza delle cose che sono in noi, verso la bellezza delle cose che sono fuori di noi, intorno a noi, interrompendo quel circolo vizioso che si manifesta con la ricerca di cio' che non abbiamo bensi' osservando consapevolmente cio' che possediamo, questo fa nascere se siamo sinceri e veri una sensazione di gratitudine! Focalizziamoci sulla vita sull'armonia delle cose che ci circondano, non sullo squilibrio e sulle miserie umane, scoprendo una meravigliosa verità, che della crisi non ci importa nulla, che cio' che conta e' come viviamo la nostra vita in ogni istante e come in ogni istante ci sforziamo di essere nuovi e consapevoli, dando il giusto peso alle cose, riportando il valore sull'essere umano, sulla relazione e sulla condivisione.

Vivere e' molto piu' semplice di quello che ci vogliono far credere, per me non e' affatto la fine del mondo, ma l'inizio del mondo nuovo il Terzo Millennio che vedrà protagonisti tutti gli esseri che saranno capaci di produrre consapevolezza e disciplina nella loro vita quotidiana, discriminando l'utile dal non utile, riuscendo ad esprimere le loro migliori qualità senza farsi strumentalizzare dai media e dalla paura. Invoco ora la resistenza alla dittatura della paura, affermando la libertà dell'essere felice!

mercoledì 18 luglio 2012

Tabula rasa!

Tabula rasa:

nell'antica Roma una tabula rasa era una tavoletta di cera cancellata in modo da poter essere usata per riscrivervi sopra. Metaforizzato è il concetto applicato all'intelletto.
Esso allude alla mancanza di conoscenze a priori e, quindi, alla totale potenzialità di acquisizione da parte di esso di qualsiasi conoscenza. Con quest'espressione, già a partire da Aristotele, si è espressa l'idea che l'essere umano nasce senza nulla di innato dal punto di vista mentale, tesi contrapposta a quella che attribuisce più importanza alla componente biologica nella formazione dell'intelletto e della personalità. 
Negli ultimi anni, alcuni studiosi come ad esempio Steven Pinker, basandosi su studi su gemelli, casi di adozioni o altri casi particolari, hanno sostenuto che il patrimonio genetico determina almeno in parte (innatismo) le caratteristiche ed il comportamento dell'individuo.

Nel senso comune, questa espressione allude all'azzeramento di una data situazione, per ripartire da capo, ed e' questo che mi auguro nel profondo del cuore, conscio dei pericoli che ne conseguiranno.

Il link qui di seguito e' notizia di qualche tempo fa, ma che oggi torna ancora piu' di attualita' se si pensa che per assumere il nuovo DG Rai il Dott. Luigi Gubitosi, in tempo di austerita' ricevera' uno stipendio annuo di 650,000 euro piu' bonus e un contratto a tempo indeterminato! 
http://video.corriere.it/daverio-cacciato-rai-si-fa-male/2e3ab4f8-ea81-11e0-ae06-4da866778017
Allora Rai taglia l'unica trasmissione in grado di rispondere alla missione originale ma aumenta lo stipendio del direttore generale, offrendo un incarico a tempo indeterminato, sconfessando le dichiarazioni di Monti e Fornero sulla mobilità (che pagliacci!)!
Insisto da mesi con la mia idea che finche' non falliremo definitivamente, finche' questa farsa, questo burlesque della politica e dello statalismo non verranno abbattuti non sara' possibile liberare l'Italia dalle incrostazioni che la rendono sempre piu' debole e morente, rendendo deboli e morenti tutti gli italiani, senza prospettive e senza sogni. 
Le incrostazioni le potete osservare in ogni luogo intorno a voi, ogni luogo in cui ci sia il beneficio di essere alle dipendenze dello Stato, oppure imparentato o amico di qualche fazione politica. Mi dispiace di far di tutta l'erba un fascio, certamente ci sono delle individualità operative capaci ma non possiamo difenderle in questo stato di difficoltà. Oggi volendo citare Mao Tse-Tung dovremmo pero' rinnovare il suo aforisma: "Colpirne 100 per educarne uno"!

Pensate, riflettete, meditate