lunedì 23 luglio 2012

Ma quale fine del mondo?



Ho lasciato completamente l'informazione per una settimana sono rimasto distante dalle notizie che si susseguono sui giornali, nelle televisioni, sui siti internet. Ho scelto anni fa di non restare intrappolato nella morsa dei media perciò quando mi avvicino lo faccio sempre con un certo distacco; stamattina ho riacceso la radio e mi sono reso conto, con chiarezza di quale fine del mondo i cari Maya avevano preannunciato.

Il mondo occidentale con la sua falsa democrazia, con la dittatura delle multinazionali, dello sviluppo e della crescita, come un cancro sta mangiando ogni cosa. Se in principio sembra portare progresso e prosperita', alla fine invece lascia macerie e disparita' sociali, come una malattia mangia ogni cosa che incontra, in particolare la mente umana, lasciandola sempre più vuota ed incapace di affermarsi, di creare se non attraverso il solo tornaconto. La Grecia, la Spagna, l'Italia, il Portogallo, l'Irlanda paesi straordinari, culla della civilta' sono oggi messi alla berlina da speculazioni, da interessi, da spread, da incapacità politiche ma anche imprenditoriali. L'economia in senso originale e' la capacità di amministrare le faccende della casa, oggi la nostra casa e' invasa da un cancro che si chiama mercato globale, al quale non tutti sono in grado di rispondere, semplicemente perche' la scuola non forma piu' a livelli sufficienti per competere nel mondo, non prepara ne' la mentalita' ne' le competenze. Chi ha inventato il mercato globale lo ha realizzato senza tenere conto che prima o poi avrebbe incontrato delle resistenze, si pensava di esportare facilmente la democrazia, i modelli di progresso ed invece oggi ci troviamo di fronte ad un muro, quello della gente che si e' stancata dei divertenti giochini di pochi a discapito di molti.

La fine di un sistema, la fine di un'epoca e' quello preannunciato dai Maya, e tutto si sarebbe mostrato come scritto nell'Apocalisse, con alluvioni, siccità, terremoti, maremoti, anche in questo caso dovuti in parte alla negligenza degli esseri umani e dei governi in nome della crescita e dello sviluppo non durevole. Siamo arrivati alla fine di un'era, e agli albori di un'altra che non puo' essere fondata sui non-valori manifestati nei passati quarantanni, valori che non comprendono l'idea di durevolezza, di sostenibilità.

Mi fermo qui per oggi, ma meditate profondamente, in questo scenario la miglior azione che possiamo fare e ' quella di ignorare il sistema, vivendo la nostra vita ogni giorno con la gioia e l'entusiasmo nel cuore, con il sorriso sulle labbra, ricercando per noi e per i nostri cari la miglior forma di vita, gli ambienti migliori in cui manifestare le nostre azioni, i nutrimenti piu' semplici e non raffinati, creare un orientamento al proprio benessere interiore che premia il presente, una focalizzazione verso l'armonia, verso la bellezza delle cose che sono in noi, verso la bellezza delle cose che sono fuori di noi, intorno a noi, interrompendo quel circolo vizioso che si manifesta con la ricerca di cio' che non abbiamo bensi' osservando consapevolmente cio' che possediamo, questo fa nascere se siamo sinceri e veri una sensazione di gratitudine! Focalizziamoci sulla vita sull'armonia delle cose che ci circondano, non sullo squilibrio e sulle miserie umane, scoprendo una meravigliosa verità, che della crisi non ci importa nulla, che cio' che conta e' come viviamo la nostra vita in ogni istante e come in ogni istante ci sforziamo di essere nuovi e consapevoli, dando il giusto peso alle cose, riportando il valore sull'essere umano, sulla relazione e sulla condivisione.

Vivere e' molto piu' semplice di quello che ci vogliono far credere, per me non e' affatto la fine del mondo, ma l'inizio del mondo nuovo il Terzo Millennio che vedrà protagonisti tutti gli esseri che saranno capaci di produrre consapevolezza e disciplina nella loro vita quotidiana, discriminando l'utile dal non utile, riuscendo ad esprimere le loro migliori qualità senza farsi strumentalizzare dai media e dalla paura. Invoco ora la resistenza alla dittatura della paura, affermando la libertà dell'essere felice!

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