martedì 19 aprile 2011

discorso all'umanita'

Vorrei che ogni giorno ognuno di noi potesse fermarsi per cinque minuti ed ascoltare con il cuore le semplici parole di un artista che non ha mai avuto paura di combattere per un mondo nuovo, un essere umano come ognuno di noi, capace di immaginare un mondo nuovo, un mondo semplicemente abitato da esseri umani e non da sub-umani. Tutto questo sembra cosi' distante da noi ma proprio per questa ragione ci permette di credere che possiamo realizzarlo, realizzare il sogno di un mondo nuovo fatto da esseri umani in pace, capaci di rispettarsi e di vivere la vita cogliendo solo il meglio.

Questo vi auguro per ogni giorno della vostra vita, di essere in pace, di rispettare e condividere e così che scopriremo la bellezza della vita e dell'amore.

Testo integrale tratto dal Grande Dittatore:
Discorso all'umanita'
di Charles Chaplin

"Mi dispiace, ma io non voglio fare l'Imperatore: non è il mio mestiere; non voglio governare né conquistare nessuno.
Vorrei aiutare tutti, se possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi.
Tutti noi esseri umani dovremmo aiutarci sempre, dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo, non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti.
La natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato.
L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca fra le cose più abbiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi.
La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l'avidità ci ha resi duri e cattivi; pensiamo troppo e sentiamo poco.
Più che macchinari, ci serve umanità; più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.
Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto.
L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti; la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità.
Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne e bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono, io dico: non disperate!
L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero,
l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e, qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

Soldati!

Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano,
vi condizionano, vi trattano come bestie.
Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine, voi non siete bestie: siete uomini!

Voi! Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità.
Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera; di fare di questa vita una splendida avventura.
Quindi, in nome della democrazia, usiamo questa forza.
Uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore!
Che dia a tutti gli uomini lavoro; ai giovani un futuro; ai vecchi la sicurezza.
Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano!
Non hanno mantenuto quelle promesse, e mai lo faranno!
I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo.
Allora combattiamo per mantenere quelle promesse!
Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere; eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole.
Un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere.
Soldati di tutto il mondo, nel nome della democrazia, siate tutti uniti!

Uomo, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, uomo!

Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole.
Prima o poi usciremo dall'oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo.
Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità.
Guarda in alto, uomo! L'animo umano troverà le sue ali,
e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro.
Il glorioso futuro che appartiene a te, a me, a tutti noi.

Guarda in alto, uomo, lassù".

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