venerdì 18 settembre 2009

istinto, ragione...

Spesso mi chiedo quanto sia giusto voler reprimere istinto e passione per affermare il primato della ragione. Non mi si fraintenda: la ragione deve necessariamente intervenire a governare i nostri impulsi di prevaricazione, aggressività, sopravvivenza, e garantire la convivenza civile e rispettosa con i nostri simili.
Ma non è forse un peccato che – nella determinazione delle nostre scelte, più o meno importanti – ci venga costantemente consigliato di ragionare per dicotomie, tra pro e contro, tra giusto e sbagliato, tra redditizio e svantaggioso?
Non sarebbe più interessante iniziare a pensare prima di fare una scelta a - chi ne sarà felice, che si avvantaggerà di ciò che sto per fare, come mi sentirò una volta presa la decisione - Allenarsi a scegliere in modo generativo, “tutto e’ lecito ma non tutto e’ utile” e’ una attività fondamentale per sviluppare quel “muscolo” che chiamiamo volontà, un “muscolo” capace di farci resistere alle frustrazioni, alle paure, alle tentazioni quotidiane, capace di mantenerci orientati verso ciò che desideriamo, i nostri più intimi desideri, in piena armonia con gli altri e con l’ambiente.
Sempre più spesso coloro che hanno realizzato grandi imprese ci raccontano quanto hanno resistito alla frustrazione, al rifiuto, alla difficoltà per essere premiati alla fine con il dono più grande, la conoscenza di sè stessi; come afferma Nives Meroi nota scalatrice “la montagna non e’ il risultato, la montagna e’ il percorso”.

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