giovedì 17 settembre 2009

Ritorno a scuola

Ritorno a scuola.
Stamattina piu’ o meno in tutte le regioni d’Italia si aprono le porte delle scuole. E’ un momento sempre serio di riflessione visto che da anni nella scuola non si riesce a riformare praticamente nulla e quindi siamo fermi ad un sistema educativo e pedagogico vecchio di trent’anni. Ascoltando la radio mi sono reso conto dell’urgenza di una riforma oggi abbiamo classi che arrivano fino al 97% di presenze di bambini stranieri, quindi di culture differenti, certo sono esempi estremi ma sono comunque l’avvisaglia di una tendenza che avra’ concretizzazione nei prossimi due o tre anni al massimo.
La multiculturalita’ necessita per essere espressa innanzitutto di rispetto per le differenze.
Un sistema pedagogico vecchio di trent’anni come puo’ tenere conto delle differenze culturali che oggi si presentano nel nuovo assetto sociale?
L’incontro, il confronto, il rispetto, la conoscenza, le regole comuni condivise e rispettate sono alla base di una civilta’ democratica e credo che oggi siano molte le cose da rivedere e non solo nella scuola.
Parlo della scuola perche’ e’ il fondamento della cultura personale e civile del sapere di una nazione ma sono fautore di una scuola che duri tutta la vita e non solo nel periodo di studi piu’ o meno lungo. Continue scoperte scientifiche, ampie visioni culturali e filosofiche, espressioni artistiche e sistemi economici evoluti sono proposti e presentati quotidianamente richiedendo ad ognuno di noi un costante aggiornamento, un costante rimettersi in gioco.
Non e’ per qualche ragione che la situazione di stallo italiana risente proprio di questo arretratezza culturale e civile?

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