lunedì 28 novembre 2011
Iper-realismo!
Nella societa' dominata dalle immagini mi sono chiesto perche' e' diventato necessario superare la realtà, non e' gia' abbastanza un'immagine reale, c'e' bisogno di una immagine iper-reale?
Provero' a rispondere alla seguente domanda prendendo spunto dal lavoro di un artista, scenografo che e' diventato certamente il porta bandiera del movimento iper-realista: Ron Mueck.
La sua capacita' di ricreare la realta', aumentandola nelle dimensioni senza perdere le proporzioni e' straordinariamente ed incredibilmente toccante; restate qualche minuto con lo sguardo sull'immagine che vi ho proposto poco fa e scoprirete che qualche cosa inizia a muoversi in voi, un avvicinamento, un magnetismo che vi impedisce di staccare lo sguardo, non riuscite a togliere lo sguardo dalle pieghe, dagli occhi semi-chiusi, dall'espressione imbronciata, e potrei continuare ma potete farlo direttamente voi, attraverso l'osservazione cercando pero' di non perdervi nell'opera, cercando di ascoltare cosa produce dentro di noi la vista dell'immagine.
La nostra vita e' caratterizzata da un bombardamento costante di immagini, la maggior parte ci arrivano e non ce ne accorgiamo neppure, semplicemnte veniamo suggestionati da qualunque cosa, senza la corretta distanza e attenzione siamo preda e schiavi di questo ineffabile predatore, l'immagine, la forma, il contenitore. I nostri sensi sono i ricettori che ci permettono di posizionarci costantemente nello spazio, nel tempo, nel luogo in cui ci muoviamo, percependo i pericoli, i piaceri, il disagio e mille altre sensazioni che ci arrivano proprio dai sensi. Data l'enorme sollecitazione visiva siamo arrivati ad una specie di assuefazione, provate ad immaginare le immagini del dittatore Gheddafi o del Capo di Al Queda Bin Laden, immagini cruente, devastanti, nonostante tutto immagini di esseri umani nella condizione di morte violenta; a qualcuno sono certo l'immagine a dato molto fastidio, forse alla maggioranza di noi ma quello che voglio dire e' che ormai le immagini di morte e violenza sono cosi' ripetitive che ci passano davanti allo stesso livello di un'immagine del double cheeseburger di Mc Donald's, di una Fiat Panda, o del viso di un neonato.
Il lavoro di Mueck o in generale degli artisti e' quello di ri-interpretare la realta' e riconsegnarcela per una riflessione piu' profonda, piu' radicale, piu' intima, piu' attenta; la prima quindi che mi salta all'occhio e' che abbiamo appiattito tutto, la nostra vista, il senso che sembra essere piu' sollecitato non e' piu' in grado di differenziare le immagini e quindi le subisce senza piu' riuscire a ricercare le immagini migliori, quelle in grado di sollecitare la nostra parte migliore, nello stesso tempo, il problema piu' grave e' che l'immagine non e' separata dal nostro sentire, la vista e' collegata al nostro essere in modo organico e noi non possiamo fare a meno di ricevere il bombardamento, quindi spesso e volentieri ci sentiamo male senza nemmeno sapere il perche', una cosa pero' ci e' data per fortuna che e' la coscienza, cioe' ricordarci costantemente che noi siamo una prateria nella quale chiunque puo' scorrazzare senza che ce ne accorgiamo, e che l'unica arma di difesa che abbiamo e' quella di selezionare a monte dove appoggiare il nostro sguardo; questa coscienza o ancor piu' consapevolezza puo' manifestarsi se e' chiaro in noi il disegno della vita che desideriamo vivere, del perche' stiamo vivendo e come possiamo avvicinarci a quello stato di grazia, gratitudine, gioia profonda che si chiama equilibrio.
Insomma uno sforzo per la nostra liberta' lo possiamo fare, uno sforzo semplice semplice ma di una potenza inaudita, vi sollecito a provare, quindi ogni volta che qualcuno vi vorra' mostrare un'immagine cruenta oppure il vostro sguardo andra' verso qualche cosa che non vi fa muovere verso il vostro miglior se', allora per un istante chiudete gli occhi e teneteli chiusi fintanto che l'immagine non e' scomparsa e scoprirete che abbiamo molto piu' potere sulla nostra vita di quello che ci hanno fatto credere fino ad oggi, ma soprattutto scoprirete che la gioia, la pace, l'equilibrio dipendono esclusivamente da noi!
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