giovedì 8 settembre 2011
La civilta' della paura.
In questi giorni, ma in realta' e' un sentimento che ho iniziato a percepire nel lontano 1999, quando ho iniziato la mia personale ricerca della libertà, ho definitivamente realizzato che la nostra società tanto civilizzata, innovativa, elettronica, cyber, democratica fonda il suo valore più alto esclusivamente sul denaro e sulla paura, siamo immersi in questi due veleni che ci stanno piano piano divorando.
Beh penserete voi, che grande novità, ce ne accorgiamo tutti ogni giorno!
Ahi si, dico io, ve ne accorgete tutti ogni giorno, e allora perche' continuate a guardare la televisione a leggere i giornali, che sono l' espressione di gruppi di potere che da decenni si scontrano, perche' non riuscite a farvi una idea del mondo che vi circonda, incontrando il mondo, suonando il campanello del vostro vicino di casa, conversando con il vostro vicino di metropolitana, interpellando il vostro fruttivendolo di fiducia?
Certo sono provocazioni, ma la realta' della vita e' quella che vi circonda, ci hanno fatto credere che la borsa di Tokyo e' fondamentale e quindi appena apriamo gli occhi ci danno le news su Wall Street e su Tokyo!
Ma che cazzo me ne frega?
Io voglio sapere come stanno le persone che conosco, che amo, che posso incontrare ogni giorno e confrontarmi con loro, se stanno vivendo una vita sana, se stanno leggendo Shakespeare o Cechov o Steinbeck, se stanno guardando C'era una volta in America o Blade Runner o Amores Perros, se hanno guardato con attenzione il David di Michelangelo, se si stanno domandando perche' vivono e come possono migliorare la loro esistenza e quella di chi li circonda.
Io voglio conoscere questo, io voglio essere informato localmente, voglio conoscere le problematiche che affronta il Sindaco del paese, non mi frega un cazzo della tangenziale ovest o est di Milano, ne' tanto meno del Palazzo della politica che conserva il potere e non riesce a pensare al di fuori della vista del suo naso.
Voglio camminare nel bosco che c'e' vicino a casa mia e ascoltare i Pink Floyd, Sting o Mauro Mela, non voglio ascoltare una musica qualsiasi senza cuore, non voglio ascoltare un prodotto, voglio ascoltare l'espressione migliore dell'artista, non un conto in banca.
Tutto cio' che e' stato costruito intorno a noi sembra perfettamente realizzato per terrorizzarci, per farci abortire ogni sogno, per castrare ogni desiderio, per renderci Gabbiani Ipotetici (ringraziando Giorgio Gaber per essere esistito e averci lasciato tanto lavoro su cui riflettere ed ispirarci n.d.r.). Il gabbiano ipotetico non vola, non sogna, non vive e' una mediocrita' e la mediocrita' e' peggio della malattia, e' peggio del conformismo, anche se spesso sono una simile espressione umana.
Noi possiamo vivere liberi dalla paura smettendo di leggere e di immaginare una vita che non esiste, immaginando case e viaggi che non possiamo permetterci, immaginando vite che non sono la nostra, immaginando donne che non incontreremo mai, immaginando sentimenti che non siamo in grado di provare, immaginando rabbia che non sappiamo esprimere, immaginando coraggio che non siamo in grado di affrontare.
Noi al contrario dobbiamo tornare a vivere nelle nostre case, parlare con i nonni, con gli anziani, dobbiamo parlare con il fruttivendolo, con il salumiere, con la farmacista, con il droghiere, con l'enologo, dobbiamo tornare a conoscere cio' che abitiamo ogni giorno, il nostro territorio piu prossimo, dobbiamo conoscere noi stessi nel luogo che viviamo, dobbiamo essere locali, dobbiamo essere globali nei valori, dobbiamo pretendere dal sindaco le cose che ha promesso, dobbiamo sederci a cena con il nostro vicino e ognuno deve portare le migliori cose che sa preparare, dobbiamo comprare cibi freschi, smettere di andare al centro commerciale e cibarci di cibi morti, i morti creano morte, dobbiamo fare sport e smettere di guardare le partite in televisione, dobbiamo respirare l'aria e camminare presto al mattino per sentire freddo, non dobbiamo coprirci, dobbiamo sentire il freddo che entra, dobbiamo sentire la vita dentro di noi e dobbiamo scoprire la vita dentro di noi, solo cosi potremo liberarci dalla rabbia della civilta' della paura, solo cosi' potremo vivere una vita vera piena di gioia, dolore, speranza, sogno, carita', compassione, amore, condivisione, fratellanza, egoismo, coraggio, in una parola essere liberi.
"La liberta' non e' star sopra un albero, la liberta' e' partecipazione!"
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