






Mi sento un po' stupido e triste, un po' adolescente e immaturo, un po' piu' solo ma questa mattina quando ho letto la notizia dello scioglimento dei R.E.M. non sono riuscito a non trattenere l'emozione. Non so spiegarlo in maniera razionale, quindi lo spieghero' in maniera emotiva, di cuore!
I R.E.M. per me sono stati una guida, sin dalla mia adolescenza, quando ancora non mi era chiaro su quali valori rifarmi, a quale mondo ispirarmi, su quali posizioni politiche prendere, su quali stili adottare, in quale maniera esprimere me stesso anche la mia parte piu' intima, introspettiva, loro come dei fratelli maggiori (io sono figlio unico!), come quasi dei genitori aggiunti hanno costantemente risposto alle mie domande di adolescente, ai miei timori, alle mie gioie, ai miei conflitti, Michael con i suoi testi, sostenuti perfettamente dalle musiche e arrangiamenti di Peter, Mike e Bill fino a quando e' stato con loro, hanno risposto e mi hanno permesso di trovare costantemente una luce, una visione del mondo, una neutralita' o uno schieramento rispetto ai temi di vita quaotidiana.
Certo oggi sono un uomo maturo, ho sensibilità, ho spirito critico, ho capacita' analitica, ho conoscenza teorica e pratica per cavarmela davanti anche alle situazioni piu' intricate, pero' ho spesso fatto ritorno ai R.E.M. ai loro album per capire se eravamo ancora in sintonia, e non sono mai stato deluso sulle loro scelte artistiche ma soprattutto umane.
I R.E.M. in modo molto egoistico lasceranno un buco nella musica, ma non solo nella musica, nella cultura definita radical, che io invece definisco ricerca di saggezza, una cultura che mette al centro l'essere umano e la sua relazione con il creato e con gli altri esseri umani, ed ogni altra forma di vita, senza che sia contaminata da interessi, da privilegi, da favoritismi, la cultura della convivenza e della condivisione, ma anche della forza del singolo, della sua realizzazione, del suo appagamento emotivo e non solo.
Non ho ascoltato mai la musica come intrattenimento, e cosi' e' il cinema, l'arte in generale, non desidero essere intrattenuto, desidero essere stimolato alla comprensione, alla comprensione dei grandi temi dell'esistenza, come ai temi piu' semplici, i dettagli che pero' portano alla comprensione del tutto.
I miei "fratelli di Athens" hanno compiuto in trent'anni di lavoro quello che pochissimi altri gruppi hanno realizzato, hanno percorso nuove strade, hanno sviluppato un linguaggio, hanno prodotto musica, video, cinema, letteratura, hanno stimolato centinaia di gruppi musicali ma non solo, hanno creato un movimento in grado di innescare uno stato di consapevolezza in ognuno di noi, che ha ascoltato la loro musica piu' alto, piu' riflessivo, piu' gioioso, piu' intimo e sincero anche verso se stessi; oggi mi sento orfano, mi sento di dovermi confrontare con i nuovi tempi, con il post-crisi, che non e' assolutamente economica ma di valori, senza i R.E.M., senza il loro fondamentale punto di vista, senza il loro fondamentale contributo riflessivo, senza quello sguardo diagonale sul mondo, libero da pregiudizio, che nella musica e' ormai praticamente inesistente.
Ciao ragazzi, arrivederci fratelli, sono certo che se non sara' la musica ad impegnarvi saranno altre forme d'arte, saranno altri linguaggi di comunicazione, non lasciate il mondo senza la vostra voce importante, piena di senso e di visione, di immaginazione, di speranza, di rispetto, di sensibilità e soprattutto di creatività artistica.
Io sono un vostro fan e per questi ventisei anni di conoscenza, avevo 17 anni quando vi ho conosciuti grazie ad uno dei miei amici piu' cari, non vi ho mai tradito, mi sono fidato ed affidato a voi, aspetto di ritrovarvi quanto prima in una nuova forma artistica per continuare il nostro rapporto che non posso credere si sia interrotto oggi.
In bocca al lupo per la vostra nuova vita e la continua ricerca!
«Ai nostri fan e ai nostri amici. Come amici di una vita e co-cospiratori - scrive Michael Stipe sulla medesima pagina online -, abbiamo deciso di smettere di essere una band. Ce ne andiamo con grande senso di gratitudine, di compiutezza, e di stupore per tutto ciò che abbiamo realizzato. A chiunque sia mai stato toccato dalla nostra musica va il nostro più profondo ringraziamento per averci ascoltato».
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