lunedì 20 giugno 2011

Assenza e presenza

"Chi sono, dove sono quando sono fuori di me, da dove vengo dove vado?"

Questo breve verso di una popolare canzone di Franco Battiato e' il tema di una riflessione che mi permetto di fare ormai da qualche tempo.
Sono domande centrali nella mia vita e mi permettono di indagare in profondita' il senso stesso della mia esistenza. La ragione principale e' legata ad un passato e ad un futuro, poi e' legata alla mia volontà di essere presente qui ed ora, alla mia aspirazione, in qualche modo al mio destino. Chi sono io? Questa e' la domanda piu' straordinaria che l'uomo, l'essere umano e' in grado di porsi, nessun altro essere vivente sulla terra e' in grado di riflettere sulla sua propria condizione, nessun essere vivente tranne l'uomo può guardarsi da fuori, può osservarsi compiere delle azioni, può osservarsi mentre compie delle azioni prefigurandole, quindi in qualche modo creando una vita prima della vita stessa. Questa straordinaria capacita che abbiamo ereditato da milioni di uomini che da millenni si sono evoluti cercando di sopravvivere alla avversita, e ben riuscendovi visto che siamo arrivati fino a noi, che siamo l'apice di questa catena ininterrotta di sviluppo, ecco questa meravigliosa catena ci permette di comprendere che la realta' non esiste ma esiste solo la realtà che siamo in grado di immaginare, che siamo in grado di prefigurare e di persegure, cioè la realtà che siamo capaci di creare noi stessi.

Poi viene la parte più interessante, quando ci chiediamo, dove sono quando sono fuori di me, perché spesso e volentieri la mia vita si muove su binari prestabiliti dove non c'e' la mia immaginazione, dove non c'e la mia prefigurazione a guidarmi, nela realizzazione ma il caso, il caos che ogni giorno ci travolge e nel quale siamo immersi, come un pezzo di leggo e' immerso nel mare e dalle correnti e dai venti spinto. Noi siamo un po' questo nella nostra vita quotidiana, ci dimentichiamo di noi, dei nostri sogni, delle nostre aspirazioni, dei nostri desideri più intimi e ci troviamo così alla deriva nel mare aperto senza nemmeno sapere come siamo arrivati fino a li.

Da dove vengo, dove vado sono passaggi altrettanto interessanti, abbiamo un passato, abbiamo alle nostre spalle milioni di anni di evoluzione, milioni di uomini e donne che come noi sono nate su questo pianeta e hanno trascorso un tempo senza sapere da dove venivano, senza sapere dove stavano andando, perche' abbiamo un futuro, un futuro straordinario che non e' il nostro futuro singolare, ma il futuro della specie umana a cui noi tutti siamo chiamati ad impegnarci e a migliorare perché possa continuare a vivere su questo pianeta, migliorandolo e comprendendo il fine ultimo dell'essere umano e dell'esistenza: contribuire.

Qualche tempo fa parlando con uno straordinario scienziato Premio Nobel, mi sono reso conto dell'importanza del contribuire, lui mi ha detto che nulla avrebbe potuto scoprire se centinaia di migliaia di scienziati prima di lui non avessero fatto ricerca, molti di loro tra l'altro sconosciuti e così anche per le scoperte che verranno non saranno possibili senza gli scienziati di oggi, insomma la nostra a' una infinita staffetta alla quale tutti partcipiano con il nostro testimone portando per un tempo e per uno spazio contribuendo così al miglioramento e alla evoluzione della specie umana.

A me personalmente questa responsabilità, questa partecipazione fa davvero molto felice!

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