venerdì 24 giugno 2011
Gli italiani sono pigri e viziati!
Da qualche tempo, per la verità da qualche anno mi muovo a piedi. Mi rendo perfettamente conto che ciò che sto per scrivere ed affrontare e' un argomento tabu' e che ognuno di noi ha, ha avuto, avra' decine di buone ragioni per affermare che per lui non e' possibile, ma ho deciso comunque di andare contro corrente ed affermare ciò in cui credo fermamente.
Gli italiani sono viziati e pigri!
Non amo le generalizzazioni ma in questo caso la massa la fa da padrone e quindi chi gia si muove con i mezzi pubblici o in bicicletta non si sentira' offeso, mentre chi si ostina a fare ore di coda ogni mattina ed ogni sera, deve sentirsi offeso per non aver mai e mai provato a cercare delle alternative a quella maledetta scatola metallica che assomiglia molto di piu' alla proiezione del nostro status sociale ed ego piuttosto che a un mezzo (strumento) di trasporto. Ci si muove in automobile sempre per qualsiasi cosa, di continuo, senza alternativa, senza mai mettere i suoi piedi sulla Terra. La prendiamo per fare cinquecento metri ed acquistare il pane, oppure per andare alla posta o in banca, per accompagnare i nostri figli a scuola (formando anche il loro pensiero verso la pigrizia e la non fiducia verso il sistema di mobilita' pubblico) oppure per le commissioni più semplici, sempre prigionieri di quella falsificazione che si chiama fretta. La fretta non esiste, esiste la pianificazione delle cose prioritarie da fare ogni giorno, e soprattutto esiste il rispetto del bene pubblico, quindi la terra che ci ospita. Oggi e' richiesto un vero e proprio cambio di abitudini e dobbiamo smettere di dipendere dall'automobile, i livelli di inquinamento milanese sono costantemente da anni sopra di decine di volte i limiti, i nostri figli si ammalano di continuo alle vie respiratorie e sono pieni di allergie, noi adulti pure, ma che aspettiamo? Dobbiamo leggere piu' libri e giornali, avere piu' senso civico e senso critico verso cio' che desideriamo siano le nostre citta', dobbiamo desiderare un miglioramento delle condizioni di vita, dobbiamo avere una idea nuova per il nostro futuro, per il futuro delle nostre citta' per il futuro dei nostri figli. Dobbiamo desiderare non un nuovo ecopass, dobbiamo pretendere una pista ciclabile di 150km a milano rispettata dagli automobilisti, dobbiamo pretendere strade, marciapiedi puliti per poter camminare velocemente e senza rischiosi infortuni. Stiamo collassando e non mi pare che ci siano ne' le teste, ne' la volonta di cambiare le cose. Noi dobbiamo pretenderlo, dobbiamo avere degli amministratori locali seri che affrontano i problemi prioritari e non quelli secondari che servono solo a spartire poteri!
Tornando alle mie passeggiate a piedi e alle mie cavalcate ciclistiche, beh per ora organizzatevi bene con una bella mascherina e un caschetto e scarpe da jogging comode, vi metterete arrivati in ufficio le scarpe da lavoro, provateci davvero a camminare e a liberarci dell'automobile, si apriranno davanti a voi scenari nuovi e scoprirete che vivere senza fretta e' un toccasana, che avrete piu' un sano appetito e non un appetito nervoso, che vi sentirete meglio fisicamente e che avrete il corpo piu' tonico, insomma fidatevi del vostro corpo e delle vostre possibilita', in fondo l'uomo ha sempre usato il corpo e non solo la mente, scaricherete lo stress sarete piu' felici e rilassati appena rientrate a casa e soprattutto insegnerete ai vostri figli che hanno un corpo che lo possono usare e che non inquina, al massimo avrà un po' di sana puzza, ma quella non distrugge i polmoni e le vie respiratorie.
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Qualche giorno fa stavo parlando con un'amica che lavora a Milano. Mi stava spiegando che non sopporta più di guidare nel traffico cittadino.
RispondiElimina"Scusa," le ho detto, "ma chi te lo fa fare di prendere la macchina? Il tuo ufficio è a cento metri da una fermata del metrò!"
Mi ha risposto che lei i mezzi li prenderebbe volentieri, ma a Milano funzionano così male...
"A mezzanotte, forse" ho replicato io. "Ma in orario d'ufficio passa un treno della metropolitana ogni cinque minuti d'orologio."
Lei ha ribattuto che sì, va bene, però le carrozze della metropolitana sono sempre così piene che rischi di arrivare in ufficio già stressato...
Avrei voluto controbattere che guidare nel traffico bestiale delle strade milanesi non mi sembra il modo migliore per arrivare in ufficio rilassati, invece sono stato zitto.
Sono stato zitto perché ho capito che non gliene fregava niente dei mezzi pubblici: stava solo cercando scuse per non staccare il culo dalla macchina.
Comunque le cose a Milano stanno già cambiando da un po'.
RispondiEliminaNegli ultimi dieci anni il numero di auto in circolazione e le emissioni di agenti inquinanti hanno conosciuto un lento ma costante calo. Tanto che Milano, un tempo al primissimo posto tra le città più inquinate d'Europa, è scivolata al quarto.
Inoltre, non trascurerei l'avanzata impetuosa delle biciclette. Secondo le ultime statistiche Milano, malgrado la nota carenza di piste ciclabili, è arrivata a contendere a Bologna il primato di città italiana con più ciclisti abituali.
Chiaro che problemi come la congestione del traffico e l'inquinamento atmosferico non si risolvono da un giorno all'altro. Ma se il trend si mantiene costante, vedrai che pian piano...
Continuiamo così dottord, non smettiamo di essere socratici e chiedere il perché alle persone che ancora non hanno riflettuto seriamente su come mollare una macchina. Se incontri la tua amica continua ad incalzarla con domande e vedrai che si sensibilizzerà, poi con il tempo riusciremo tutti ad avere una sensibilità personale e civica più alta.
RispondiEliminaGrazie per i tuoi commenti.
A presto.