giovedì 30 giugno 2011

Pronti per le vacanze?




Molto spesso le chiamano ferie, un termine che pero' su di me ha un effetto terribile, mi sembra l'ora d'aria dei carcerati che viene concessa ad un lavoratore, prigionerio. Mi ostino per questa ragione a chiamarle vacanze, in modo forse un po' liceale, un po' spensierato, ma in questa maniera prendono la forma di una piacevole sosta, dal viaggio quotidiano costante della nostra vita, come una sospensione dello spazio e del tempo nel quale ci immergiamo quasi staccandoci da noi, dal nostro essere quotidiano, - forse l'etimologia del termine vacanze, vacante/mancante, spiega bene il senso - e ci immergiamo in quelle attività, in quei luoghi, in quella vita che vorremmo fosse per sempre.
C'e' chi riesce a leggere in poche settimane tre, quattro e piu' libri, mentre durante l'anno arriva a malapena a leggerne uno al mese, c'e' chi riesce a fare attivita' fisica per riprendersi un po' della forma perduta, c'e' chi parte e lascia il cellulare in un cassetto, c'e' chi si innamora, tutti a fare cose che nella vita di tutti i giorni ci mancano, non riusciamo a praticare.

Perche' la modernita' ci toglie tanto ?

Personalmente penso che sia una questione di gestione del tempo, di gestione delle emozioni, di gestione organizzativa della propria giornata, quindi della propria vita. Incontro spesso conoscenti ed amici che mi dicono "sai non ho piu' tempo per nulla!", mi guardano con un occhio di invidia perche' riesco a fare tante cose diverse, mettermi alla prova, sperimentarmi, e a loro sembra che io abbia una vita fortunata. In realta' non e' una questione di fortuna, ognuno si cerca e conquista la vita che desidera, ognuno e' libero di realizzare i propri desideri e ambizioni, l'unica condizione e' la capacita' di scegliere le cose che sono centrali e non perdersi nelle cose periferiche che portano via tempo e non ci permettono di andare dove desideriamo. Faccio un esempio: passare due o tre ore davanti alla televisione e' tempo sprecato se non e' fatto con un obiettivo chiaro, per vedere un film particolare oppure altro, non guardando piu' la televisione recupero tre ore al giorno che posso destinare alle cose che mi interessa sperimentare; oppure passare un paio d'ore al computer, dopo che si e' lavorato tutto il giorno davanti allo schermo, anche questo e' tempo perso se non e' finalizzato ad un obiettivo chiaro; prendere due tre caffe' al giorno, sono pause di una mezz'ora al giorno, prendere l'auto per andare al lavoro e passare due ore nel traffico, anziche' usare mezzi piu' leggeri o mezzi pubblici ci fa perdere o guadagnare anche un'ora al giorno.

Non e' la modernita' o la citta' ma e' l'obiettivo che abbiamo nella nostra mente a fare la differenza, distrarsi e cazzeggiare fanno consumare tempo senza pero' costruire nulla, un po' come pagare un affitto e pagare un mutuo, il denaro esce lo stesso ma per uno diventiamo proprietari dell'immobile con l'altro investiamo denaro a fondo perduto, o meglio a fondo del padrone di casa, il padrone di casa e' la terra che si prende la nostra vita senza che abbiamo realizzato la nostra anima.
Il tempo che abbiamo a disposizione e' limitato, la selezione e la gestione delle proprie risorse e dei propri desideri e' centrale, altrimenti e' come entrare in una libreria o in una biblioteca e desiderare di leggere tutti i libri, non sara' mai possibile, ma sara' possibile con un obiettivo chiaro leggere i libri che ci portano nella direzione immaginata.

Ritorno alle nostre vacanze. Insomma il tempo e' limitato, cerchiamo di fare cio' che ci rende felici, che ci fa sentire vivi, che ci fa migliorare, crescere come essere umani, che ci fa incontrare e condividere con gli altri, che ci arricchisce, e ricordiamoci perche' lo vogliamo fare, quale e' il nostro vero obiettivo e non lo dimentichiamo mai, si chiameranno pur sempre vacanze ma noi saremi sempre presenti.

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