lunedì 27 giugno 2011

Ci avete mai pensato?




Non so bene come certe cose accadano, ma stamattina ho realizzato il potere del sorriso. Non credo sia semplicemente una cosa morfologica, insomma la bocca, le labbra si tirano si mostrano i denti, le guancie salgono, ad alcuni si formano anche delle fossette ai lati della bocca (come al sottoscritto) e gli occhi si illuminano, diventano piu' profondi, luminosi, sinceri, lucidi.
Accade spesso, purtroppo sempre piu' spesso di incontrare sorrisi di circostanza, falsi, nel senso che sono soltanto morfologici, che non portano particolari benefici interiori ma sono semplicemente una maschera indossata; ecco questi sorrisi non mi interessano, mi interessa invece chi si lascia trasportare dal sorriso in una terra sconfinata, dove ogni cosa ha il suo senso, dove ogni cosa risponde ad un preciso significato e dove quindi siamo forti, capaci, ma soprattutto sinceri con noi stessi e di conseguenza con gli altri.
Quella terra, sempre piu' remota ed impervia da raggiungere e' il segreto certo di coloro che quando incontriamo ci fanno stare bene semplicemente sorridendoci, stando in loro presenza. Ma cosa e' questa magia del sorriso?
Ormai e' certo anche scientificamente che qualcunque postura, qualunque movimento, qualunque espressione innesca un meccanismo chimico che produce dentro di noi paura oppure pace, tensione. Il sorriso certamente ha una funzione di liberare nel nostro sangue sostanze dette endorfine (che sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppio, ma con portata più ampia), che ci permettono di gestire le situazioni che stiamo vivendo in maniera piu' o meno proattiva. Sembra una banalita' ma questa funzione può essere considerata un comportamento tipico e distintivo della specie umana nei confronti delle altre specie animali, proprio perche' noi esseri umani possiamo decidere a nostro piacimento quando sorridere, anche in casi di forte pressione e difficolta' se riusciamo a produrre una distanza e a sorridere tutto ci appare meglio gestibile, contenibile.
La cosa piu' divertente allora da stamattina e' guardare le persone che incontro, guardarle dritte negli occhi e fare un grande e sincero sorriso, senza dire una parola, solo un sorriso e rendersi conto che la maggior parte delle persone non stanno per nulla sorridendo, anzi spesso e volentieri hanno espressioni cosi lunghe che si formano delle rughe sul viso che sottolineano proprio quello stato. Mi sono accorto anche che molte persone hanno gli occhi spenti, non luccicano, non danno e forse non hanno fiducia nella vita, mi sembrano persino piu' soli, lasciando che nessuno si avvicini, ma nello stesso momento sollecitati dal mio sorriso rispondono sorpresi e disorientati con un leggero sorriso, che probabilmente gli ricorda per un istante che tutto cio' che accade e' un grande gioco, che prendersi troppo seriamente non e' salutare e che la vita e' cosi' breve per passarla con il muso lungo e duro.
Infine io lego personalmente il salutare al sorridere, ecco e' interessante osservare l'utilizzo della parola salutare, essere in salute, augurare salute, che significa dall'OMS "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia", direi quindi che potremmo assumere il saluto con sorriso come obbligo sociale per noi, per gli altri, per tutti!

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