martedì 7 giugno 2011

Il valore della domanda...

cari amici, e sinceramente lo affermo, amici, con la certezza che quei pochi che decidono di soffermarsi a leggere i miei pensieri lo facciano con lo spirito dell'amicizia.
Ci sono momenti nella vita, se guardiamo bene sono molto frequenti, si ripresentano apparentemente ogni tanto, se guardiamo bene sono cadenzati e riemergono in momenti di grande pressione esterna a noi e che riflettono all'interno di noi alcune questioni che ci spingono infine a farci delle domande.
Le domande hanno il valore straordinario di mettere in luce, di far emergere gli stati piu' profondi che riusciamo a percepire, infatti le domande che emergono quando siamo fermi, nel silenzio sono: "Io chi sono veramente? Che cosa e' la vita? Come posso essere felice? Perche'accade tutto questo? Cosa devo fare?"
Sono domande che prendono anche altre forme nella verbalizzazione ma se andiamo con sincerita' ad analizzare l'origine arrivano sempre nel nucleo dell'esistenza.
Ho visto negli anni che ci sono domande a cui e' possibile dare risposta e quindi e' un dovere rispondere e domande a cui non e' ne possibile ne utile dare risposta perche' sarebbe una risposta speculativa non fondata su dati ma illazioni. Ho visto anche che la maggior parte delle persone dedica molto del proprio tempo, arrivando anche a profonde frustrazioni, a domande che richiedono risposte speculative lasciando in secondo piano le domande centrali, quelle che fanno fare il balzo in avanti alla nostra vita; il balzo non avviene perche' noi abbiamo la risposta ma bensi' avviene perche' ci predisponiamo ad accogliere dalla vita nuovi dati, nuove esperienze, nuove sollecitazioni, le novità portano con se' il nutrimento, che ci permette di innalzare il nostro livello qualitativo piu' in alto, raffinando cosi' le nostre esperienze permettendoci di vivere con piu' intensità e con piu' profondità.
Negli ultimi anni di vita ho cosi' cercato di innalzare il livello della mia esistenza per innalzare il livello di felicità facendomi domande sempre piu' profonde e sempre piu' centrali, provando a restare in ascolto, ricercando momenti di silenzio quotidiani grazie ai quali e' stato possibile ascoltare le risposte che la vita mi restituiva.
In sostanza, più le domande sono sincere, profonde ed indagative piu'possiamo avvicinarci alla nostra essenza profonda, piu' le nostre domande sono poco chiare, sfuggenti, superficiali piu' ci avvicinano alla nostra personalità che e' semplicemente la maschera che copre e soffoca la nostra essenza originale.

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