martedì 26 luglio 2011

Amy!




Spesso l'onda emotiva ci cattura e non ci permette di avere una lucida distanza per poter analizzare un episodio, un evento, un dramma.
Ho atteso quindi qualche giorno prima di riflettere ad alta voce rispetto alla drammatica ed annunciata scomparsa della cantante Amy Winehouse.
Non so sinceramente quanto fosse popolare nel mondo la sua musica, rispetto alla spazzatura che ogni giorno le radio ci propinano, ma certamente questo scricciolo, questo anatroccolo che non ha fatto in tempo a diventare cigno, lascia due meravigliosi album, due pietre preziose che mi auguro singolo dopo singolo possano essere ascoltate dappertutto.

Sinceramente ricordo il momento esatto in cui ho ascoltato per la prima volta un pezzo di Amy, era il pezzo di apertura di Frank, Amy Amy Amy, ed e' stato un colpo di fulmine! Mi sono innamorato di quella voce, di quella ragazza scura, morbida e spigolosa insieme, di quel modo di cantare, di interpretare, di rendere una qualita' vocale la voce dell'anima. Amy e' stata per me come ritrovare Jackson Pollock nella musica (da post Numero 1). Lei era per la musica l'espressionismo astratto che Pollock e' stato nella pittura, lo era in ogni senso, lo era nel modo di cantare, nel modo di vivere, nel modo di amare, era una ragazzina sensibile e dolce ma incapace di gestire le sue proprie emozioni, come lo e' stato lo stesso Jackson Pollock.
Non mi sento per questa ragione di giudicare la sua condotta di vita, nonostante l'abbia portata ad una morte prematura e drammatica, passando da una casa di cura ad un altra, penso che lei abbia provato tutto cio' che poteva e non e' riuscita a fare di piu', ma nella musica e' stata strabiliante, una stella cadente che pero' non cadra'! Certamente lo show-business intendo dei produttori, e' pieno di personalita' di talento ma con una grande tara nella testa, perche' sono manager, agenti, faccendieri che costruiscono e commercializzano prodotti, senza rendersi conto di chi hanno di fronte e spesso e volentieri una bella voce e' semplicemente un segmento di mercato da riempire per fare tanti quattrini, quando invece davanti ai loro occhi dietro la voce ci sono giovani pieni di speranze ma senza una struttura solida, spesso vengono spazzati via per riempire le tasche al sistema; pensate che qualche produttore e agente coglione ed ignorante prima di lanciare Amy le ha detto che doveva perdere peso, l'ha fatta sentire immediatamente inadeguata, in debito sempre con qualche cosa, quando cio' che conta almeno nella musica e' solo la voce! (guardate il link e ditemi se era "grassa"?)
Capirete quindi come si puo' rovinare in un istante una giovane talentuosa ragazza della provincia inglese. Inutile comunque cercare scuse, responsabilità, giustificazioni, questa e' la vita vera e cruda, spietata che accompagna milioni di esseri umani, la maggior parte non famosa come Amy Winehouse ma che ogni giorno muoiono o si lasciano morire fumando decine di sigarette, bevendo litri di alcolici, ingoiando pasticche e altri stupefacenti o calmanti legalizzati, esattamente com Amy!

Cio' che resta e' la morte di una ragazza di ventisette anni che non e' riuscita ad uscire dal tunnel della droga e non e' riuscita ad amarsi abbastanza per cercare una distanza tra cio' che le stava accadendo e il dono che aveva ricevuto. La vita puo' essere molto dura con chi sbaglia, anche se con tutta sincerita' credo che Amy ora si sia liberata davvero del peso maggiore che aveva, quello di vivere lasciandoci in dono la sua musica, la sua vitalità, la sua voce strabiliante che non ci dimenticheremo.

Io ti voglio ricordare cosi' Amy, cercando di ricordare anche tutti quelli che non hanno un nome ma che ogni giorno non riescono a sopportare il peso della vita e la trascinano nel baratro della droga e dell'alcool, questi pezzi sono certo sarebbero piaciuti anche a loro:


http://www.youtube.com/watch?v=HqRF2GYrusg&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=uIeyfM-6QTg&feature=related

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